Due al piano terra, due al primo piano, raggiungibili da scale esterne che sembrano fatte apposta per fermarsi a guardare il cielo prima di salire. La posizione è quella che non ti aspetti: strade che si incrociano come pensieri, gradinate che salgono e scendono come ricordi. È il centro storico, ma non quello da cartolina. È quello vero, dove le porte sono ancora aperte e la gente ti saluta per nome anche se non ti conosce. Questa casa non sarà per tutti. Sarà dedicata esclusivamente alla comunità brasiliana che stiamo costruendo qui, passo dopo passo, sogno dopo sogno. Sarà un punto d'incontro, un rifugio, un luogo dove la saudade troverà compagnia. Dove il profumo del caffè si mescolerà a quello del pane siciliano, e le parole in portoghese si intrecceranno con il dialetto locale come in una danza. A pochi metri, c'è uno spazio che un tempo era una casa e ora è un vuoto pieno di possibilità. Appartiene agli stessi proprietari della casetta e puó diventare parcheggio, giardino, piazzetta. Puó essere il prolungamento naturale di questo sogno, pronto a servire questa nuova casa, questa nuova idea. E intorno, c'è tutto quello che serve per sentirsi parte di qualcosa. La Chiesa Madre, che ti guarda come una madre vera: severa, ma piena d'amore. Le campagne che si aprono in distese di grano e mandorli, con l'aria che profuma di terra e di sole. E poi, a soli quaranta minuti d'auto, c'è il mare. Ma non un mare qualunque. C'è la Scala dei Turchi, bianca come il latte, scolpita dal vento e dal tempo, dove la roccia si piega come una scala verso l'orizzonte. Cammini lì sopra e ti sembra di galleggiare tra cielo e acqua. Poco più in là, Punta Bianca, selvaggia e silenziosa, dove la sabbia incontra le scogliere e il Mediterraneo si mostra nella sua forma più pura. Spiagge che non sono solo luoghi, ma stati d'animo. Dove puoi andare a pensare, a scrivere, a dimenticare, a ricominciare. Questa non è ....